Il signore degli orfani
Adam JohnsonRapitore, operatore radio imbarcato su di uno sgangherato peschereccio, soldato dei tunnel, prigioniero e poi ladro di identità. L'altoparlante di stato inocula la quotidiana paranoia ai cittadini-servi, figli del Caro Leader onnipresente entità, e scandisce i capitoli e il susseguirsi degli eventi.
Con una capacità narrativa che mi ha lasciato stupefatto, l'autore descrive doviziosamente la società nordcoreana. Dai pubyok (torturatori dai capelli a spazzola e dalle mani nodose) ai choson-ot (vestiti tipici coreani), il mito della capitale Pyongyang, i volti delle mogli tatuati sul petto dei marinai, il tae-kwon-do e la cintura d'oro del campione, il culto del Caro Leader.
E' un viaggio in un mondo freddo, assurdo e crudele, quello della dittatura più chiusa e isolata del mondo, la Corea del Nord. Un viaggio che fa riflettere sul concetto di libertà e libero arbitrio, ma sopratutto, fa capire che oltre la coltre di nebbia, sollevata dalla frusta dello Stato oppressivo, si celano i sogni e le speranze di ogni essere umano.